Vittorio Veneto, due in una
Vittorio Veneto è tutta da scoprire. Non lontana dall’asse viario ed autostradale che porta verso i monti, offre al turista il retaggio di una storia antica.
E’ proprio la storia ad aiutarci a comprendere come Ceneda a sud e Serravalle a nord rappresentino l’ideale “unicum” che forma la città d’oggi. Queste due realtà urbane, se pur divise, in realtà sono sempre state legate in un’integrazione che le ha rese complementari e indissociabili. Ceneda ha origini romane, toccando il culmine del proprio fulgore quando, proclamata sede vescovile, divenne centro del Ducato longobardo. Può caratterizzarsi come luogo fortificato, che aggrega borgate e castelli. Serravalle è, proprio perché arroccata su sé stessa nel suo primitivo sviluppo, è città murata. Pur vantando anch’essa origine romana, conobbe grande splendore sotto il dominio della Serenissima (negli oltre 450 anni dal 1337) che, in una scansione temporale molto ampia, precedette la costituzione nel 1174 del feudo del Da Camino, dopo che la città venne fortificata inizialmente dai sovrani barbari.
Merita dunque una visita Vittorio Veneto, a cavallo tra arte e cultura. Da cercare subito la Loggia della Comunità di Ceneda, che propone stanze affrescate nella seconda metà del 1800 da De Min e Amalteo. Affreschi da scoprire quelli del suggestivo Oratorio dei SS. Lorenzo e Marco dei Battuti (secolo XV).
Il Museo della Battaglia (che ivi è ospitato), racchiude una bella raccolta di testimonianze della Grande Guerra, comprese tra la disfatta di Caporetto (1917) e la Vittoria; ci ricorda che la città è stata insignita della medaglia al Valor militare. Nell’entrata del Museo la Loggia del Cenedese (1536) con opere del Sansovino e di Amalteo.
Da Ceneda a Serravalle per scoprire la straordinaria bellezza del Duomo che si affaccia sulla Piazza Flaminio, tra il Quattrocento e il Cinquecento fulcro della effervescente vita locale divisa tra arti e commerci. Il Duomo d’oggi è quello che venne edificato nel 1779, sulla pianta dell’antico impianto datato XIV secolo. E’ caratterizzato da ardite arcate di pietra e cotto, dall’affresco del soffitto del Canaletto. Autentica “perla” del Duomo di Serravalle è la pala della Madonna tra S. Andrea e San Pietro dipinta da Tiziano Vecellio nel 1547. Senza dimenticare le tele ai lati del presbiterio e la pala sull’altare di Santa Augusta di Rubens. Nella antica piazza si specchiano la Loggia della Comunità, che ospita raccolte di archeologia e storia e il Museo del Cenedese, da visitare per l’ampia raccolta di reperti antichi e l’abbondante proposta di belle opere in un arco temporale molto vasto. La sua facciata è arricchita dagli stemmi gentilizi e nei pressi la torre romanica che reca uno dei quadranti d’orologio più antichi d’Italia.Proprio partendo d Piazza Flaminio si può percorrere l’antica via Roma che porta al Castrum di Serravalle. Altro luogo notabile che insiste su un’area di quindici chilometri quadri. La sua costruzione risale al II secolo a.C. da parte dei Romani che volevano così fortificare la difesa di quel luogo stretto dalle incursioni dei popoli del Nord. Nei secoli divenne rocca della Ceneda Romana, verso il Mille divenne Acropoli delle prime comunità locali, per diventare nel XII secolo residenza dei Da Camino prima e, più tardi, del Podestà di Serravalle.
Vittorio Veneto merita un approfondimento spingendosi nel vicino Altipiano del Cansiglio, (con il meraviglioso bosco), paradiso estivo di cervi e appassionati della natura e d’inverno apprezzato per le piste di sci di fondo innevate. Nonché di scoprire suggestive Grotte del Caglieron in località Breda di Fregona con i suoi suggestivi anfratti e cascate.
La ricchezza degli scorci artistici, l’abbondanza di musei con opere straordinarie e architetture mozzafiato, la presenza di luoghi curiosi e affascinanti, i molti borghi da cui Vittorio Veneto è circondata e la bellezza della parte più antica della città rendono impossibile il dettaglio in una guida che, per i centri distanti da Treviso, vuole essere solo stimolo ad una visita dedicata. Ecco perché riassumiamo sinteticamente i “luoghi” da non perdere:
I Musei
- I musei civici
- Guide dei musei
- Museo del Cenedese
- Oratorio dei SS. Lorenzo e Marco della Confraternita di S. Maria dei Battuti di Serravalle
- Museo della Battaglia di Vittorio Veneto
- Galleria civica di arte medievale, moderna e contemporanea “Vittorio Emanuele II”
- Museo del baco da seta
- Palazzo Minucci-De Carlo
- Museo diocesano di Arte Sacra “Albino Luciani”
- Museo di scienze naturali “Antonio De Nardi”
- Museo della Cattedrale
- Museo di geologia
Le chiese
- Cattedrale di S. Maria Assunta e San Tiziano
- Duomo di Santa Maria Nova
- Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo
- Chiesa di Santa Maria del Meschio
- Chiesa di Santa Giustina
- Chiesa di San Giovanni
- Oratorio di San Marco e Lorenzo dei Battuti
- Santuario di Santa Augusta
- Chiesa di S. Maria Maggiore a Ceneda
- Chiesa di San Paolo in Piano
I palazzi
- Castrum di Serravalle
- Castello di San Martino
- Palazzo Minucci – De Carlo
- Torre dell’Orologio
- Ville Liberty lungo Viale della Vittoria
- Palazzo Cavalcanti Casoni detto “Il Cason”
- Palazzo Flaminio
- Palazzo Borsoi
- Casa Antonello
- Palazzo Galletti
- Palazzo Sarcinelli
- Palazzo Racola de Fontanellis Troyer
Le piazza
- Piazza del Popolo
- Piazza Marcantonio Flaminio
- Piazza Papa Giovanni Paolo I
- Piazza Minucci
- Piazza San Michele Arcangelo detta Piazza “Salsa”
- Piazza Meschio
Gli affascinanti borghi
- Borgo Caloneghe
- Borgo Maren
- Borgo Sangusè
- Borgo Olarigo
- Borgo di Costa
- Borgo Gallina
- Borgo Carpesica
- Borgo Cozzuolo
- Borgo Formeniga e Manzana
- Borgo S. Antonio alle Perdonanze
- Borgo Olivi (Fais)
- Borgo al Ponte